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Utilizzo degli array
Quando si valuta un array di grandi dimensioni, inizialmente vengono visualizzate solo le prime 12 righe e 12 colonne. La presenza di ulteriori elementi nell'array è indicata da 3 punti nell'angolo superiore sinistro o nell'angolo inferiore destro dell'array. È possibile ridimensionare l'array per visualizzare elementi nascosti, nonché visualizzare gli indici di riga e colonna. Per default, gli array iniziano con l'indice 0. È possibile modificare l'indice regolando la variabile incorporata ORIGIN.
Per ORIGIN=0, l'ultimo indice di un vettore è length(v) -1.
Una variabile con intervallo che inizia con un valore maggiore di ORIGIN o termina con un valore minore della lunghezza dell'array non copre ogni elemento dell'array.
Il valore di ORIGIN determina quali elementi dell'array possono esistere. Se ad esempio si utilizzano le impostazioni di default, non può essere presente un elemento dell'array –1. Se si valuta l'espressione M-1, viene visualizzato un messaggio di errore.
Ulteriori informazioni
È possibile considerare la variabile di sistema ORIGIN come argomento nascosto per alcuni funzioni e operatori. Il valore di ORIGIN fa sì che tali funzioni e operatori restituiscano risultati diversi.
Le funzioni riportate di seguito richiedono in modo esplicito la specifica di un indice di riga o colonna:
Funzioni di ricerca, ovvero hlookup e vlookup.
Funzioni di ordine, ovvero csort e rsort.
Funzioni di elaborazione immagini, ovvero subcolor, dilate, gray_dilate, erode e gray_erode.
Le funzioni riportate di seguito non richiedono la specifica di un indice di riga o colonna, ma sono comunque interessate dal valore di ORIGIN:
Funzione antisymmetric tensor e.
Gli operatori riportati di seguito richiedono la specifica di un indice di riga o colonna e i relativi risultati sono interessati dal valore di ORIGIN:
Operatori vettoriali e di matrice, ovvero gli operatori di colonna, riga e indicizzazione: